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MILANO DESIGN WEEK 2021: GRUPPO BUILDING E DFA PARTNERS PRESENTANO “HANG – SEEDING THE FUTURE”

17 Settembre 2021
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Un’istallazione protesa al futuro, tra design, architettura e tecnologia: al Fuorisalone di Milano si ripensano le modalità di vivere e abitare su diversa scala, da quella privata alla città. 

Tic tac tic tac tic tac… il tempo sta per scadere.

È quello che ci rimane per ricalibrare il nostro rapporto con il pianeta, limitando il nostro impatto sull’ambiente e il consumo delle risorse. È quello che abbiamo a disposizione per dare forma a stili di vita alternativi e gettare le basi di nuovi equilibri, sulla base di un approccio più etico e sostenibile. Nessun ambito è disgiunto dall’altro in questa riconfigurazione epocale, in una sorta di effetto domino che dai sistemi produttivi arriva a coinvolgere la città fino a estendersi alla sfera privata dell’abitare. Una grande rivoluzione in atto nei nostri giorni è quella che riguarda proprio i sistemi di coltivazione con l’obiettivo di limitare il consumo delle risorse, in primis terra (ad oggi l’80% dei terreni destinabili all’agricoltura sono già coltivati) e acqua (il 70% dell’acqua dolce è usata in agricoltura): un punto di svolta che mette in discussione pratiche tradizionali a favore di nuove tecniche virtuose ed ecosostenibili.

BP+P Boffa Petrone & Partners, studio di progettazione del Gruppo Building, e Daniele Fiori – DFA Partners, studio di architettura specializzato in progetti di riqualificazione e soluzioni sostenibili, presentano l’installazione site specific HANG. Seeding the future, dedicata al mondo delle colture fuori suolo come risposta allo scenario allarmante che sta caratterizzando il nostro tempo.

Il nome del progetto è evocativo e fa leva sulla drammaticità della situazione in corso – un pianeta in cui la sopravvivenza delle forme viventi è messa in grave discussione in assenza di rimedi urgenti e non più rinviabili – e la soluzione che deriva dalle “radici fluttuanti” – o appese, dall’inglese “hang” – elementi caratterizzanti le nuove modalità produttive.

In Via Tortona 21, presso la sede milanese del Gruppo Building, specializzato in real estate di pregio e riqualificazione di edifici storici, sarà possibile scoprire il mondo delle colture fuori suolo grazie a un allestimento esperienziale in cui riscoprire l’affascinante mondo delle piante e, in particolar modo, le loro radici. Nello spazio, un piano attico che ricorda una grande serra, sarà possibile osservare da vicino un laboratorio di coltivazione aeroponico e conoscere più dettagliatamente i vantaggi che tali pratiche possono offrire, tra cui un basso consumo di energia, di territorio e d’acqua oltre a un alto livello igienico-sanitario e una grande compatibilità con il tessuto abitativo. Si tratta, infatti, di un processo futuristico dove design, architettura, tecnologia e innovazione convergono e che il Gruppo Building e Daniele Fiori – DFA Partners, con il supporto di Agricooltur, hanno portato anche nel contesto cittadino, nel complesso residenziale milanese Forrest in Town, adiacente al Naviglio Grande di Milano, il primo a produrre alimenti per la comunità residenziale, gettando così le basi per una nuova forma di configurazione urbana con poli di coltivazione all’interno della città. Siamo all’alba di un nuovo paradigma progettuale che contribuirà a definire, oltre agli aspetti già analizzati, anche i consumi e l’alimentazione.

Proprio per questo, durante la Design Week, nella sede di via Tortona ci sarà spazio anche per il food design a cura di IFSE, Italian Food Style Education che per l’occasione presenterà un menu in cui i prodotti aeroponici forniti da Agricooltur saranno interpretati con accostamenti ricercati per mostrare la versatilità di una coltivazione fuorisuolo, sia nel food che nel beverage.

La settimana sarà inoltre arricchita da talk e approfondimenti sul tema della sostenibilità, del rapporto tra uomo e natura e dell’importanza di ripristinare una biodiversità in città con la partecipazione di Oscar Farinetti, Leonardo Caffo ed Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia).

« Siamo lieti di ospitare presso i nostri uffici di Milano l’installazione HANG, frutto della collaborazione con DFA Partners, con cui condividiamo l’esigenza di un abitare sempre più a misura d’uomo, d’ambiente, di futuro” dichiara Piero Boffa, Presidente del Gruppo Building. “Risparmio delle risorse, circolarità e riqualificazione green sono parole d’ordine che rendono ancora più concreta la nostra visione di una futura città ecologica, a basso impatto ambientale e in sintonia con il nostro pianeta. »

« Quando ho visto il marchio HANG – afferma l’architetto Daniele Fiori – ho avuto la percezione di qualcosa di “drammatico”! Ho pensato: è come stare appesi! È come la nostra condizione, è quello che a oggi abbiamo prodotto per i nostri figli.

Siamo chiamati ad intervenire, ognuno di noi, per invertire questo percorso suicida. L’architettura ha il potere di farlo e di rendere il nostro habitat sempre più sostenibile. L’idea di coltivare fuori terra è una soluzione in grado di produrre cambiamento, portare questa tecnologia all’interno della città rivoluziona il nostro modo di rapportarci al contesto urbano, inserirla all’interno di un complesso abitativo spalanca scenari fin a poco tempo fa inimmaginabili. E perché non usare spazi inutilizzati, perché non riempire i luoghi dismessi della città! Ed ecco il primo passo: questo è il nostro aiuto, la nostra idea, ciò che ci sembra un dovere di riconoscenza per partecipare alla salvezza del mondo che ci ospita! »

« In Agricooltur – spiega Bartolomeo Marco Divia, AD di Agricoolture, ci siamo proposti un obiettivo ben preciso: migliorare il mondo in cui viviamo attraverso un approccio alla coltivazione più sostenibile e la creazione di nuovi modelli di consumo. È un’ambizione di grande respiro, un percorso che abbiamo deciso di intraprendere partendo dall’inizio: dalle radici.

Unendo agronomia, innovazione tecnologica e ricerca, sviluppiamo sistemi brevettati per la coltivazione aeroponica, un metodo innovativo che elude l’impiego del terreno e permette di evitare l’utilizzo di antiparassitari, fungicidi e diserbanti. Le piante ricevono una nebulizzazione di acqua e sostanze nutritive direttamente sulle proprie radici, così si vanta un risparmio d’acqua del 95% rispetto alle colture tradizionali.

I nostri sistemi aeroponici sono progettati per adattarsi perfettamente ai tessuti urbani grazie alla modularità e al design che li contraddistingue: dalle piazze alle aree dismesse, dai ristoranti ai complessi residenziali, installiamo serre e moduli tecnologici che mantengono l’ambiente ideale per la crescita e il mantenimento delle piante. È così che, portando l’agricoltura in città, il concetto di “chilometro zero” si tempera fino a diventare “centimetro zero”. »